La produzione degli agrumi biologici
Al pari di altre tipologie di frutta derivanti dall’agricoltura biologica, questi agrumi sono ottenuti da pratiche agricole rispettose degli ecosistemi e del benessere del consumatore finale. Come? Innanzitutto negli agrumeti è vietato il ricorso a fitofarmaci e fertilizzanti di sintesi, che lasciano spazio ai metodi di lotta biologici e all’impiego di concimi naturali.
Ciò consente di preservare la biodiversità degli ecosistemi agricoli, sempre più minacciata dalle attività umane tra cui anche la moderna agricoltura, e di ottenere un prodotto finale la cui filiera è molto più sostenibile dal punto di vista ambientale rispetto agli agrumi ottenuti dalle coltivazioni intensive.
Gli agrumi biologici vengono inoltre commercializzati senza l’aggiunta in superficie di prodotti chimici ad azione conservante che, oltre a rendere la buccia non commestibile, potrebbero anche contaminare la polpa sottostante.
La conservazione degli agrumi biologici
Bifenile, ortofenilfenolo, ortofenilfenolato di sodio, tiabendazolo: forse pochi sanno di cosa si tratta, ma dopo aver maneggiato un’arancia non-bio tanti di noi se li potrebbero ritrovare inconsciamente sulle mani. Si tratta di additivi ad azione conservante – le cui sigle sono rispettivamente E230, E231, E232 ed E233 – il cui utilizzo è consentito per il trattamento antifungino degli agrumi. Le bucce delle arance trattate, così come quelle dei limoni, dei mandarini e degli altri agrumi non biologici, non possono essere consumate nemmeno dopo accurato lavaggio anche per via del diffuso impiego di cere sintetiche.
Essendo invece gli agrumi biologici totalmente privi di questi additivi, anche le loro bucce possono essere consumate ad esempio per preparare dei dolci, o come guarnizioni di piatti. Naturalmente, se ne raccomanda comunque il lavaggio sotto l’acqua corrente prima dell’uso in cucina.
Certificazioni e vantaggi degli agrumi biologici
Un’azienda agrumicola deve essere certificata da appositi organismi autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali se desidera commercializzare con la dicitura “biologico” i suoi prodotti. Essendo l’iter di certificazione lungo e minuzioso, il consumatore avrà sempre la certezza che i propri acquisti riguardino davvero agrumi biologici: e questo è un aspetto del tutto fondamentale, dal momento che il prezzo di mercato di questi prodotti è di molto superiore rispetto agli agrumi convenzionali.
Gli agrumi bio contengono più sali minerali e vitamine? Al pari di altri alimenti biologici, le analisi hanno dimostrato che in termini di nutrienti non vi sono differenze significative. Se non è detto che essi siano migliori per l’uomo, questi agrumi lo sono comunque per l’ambiente poiché tutelano la naturalità degli agrosistemi. Inoltre l’agrumicoltura biologica rinuncia alla dispersione di molecole chimiche potenzialmente dannose come ad esempio prodotti antifungini, antiparassitari e fitofarmaci in genere.
L’impiego di concimi naturali, come ad esempio le borlande derivanti da vinacce o canna da zucchero, preserva infine la fertilità del suolo senza tuttavia compromettere la qualità delle falde acquifere.