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La scelta dell’alimentazione degli anziani 

Vediamo, come dovrebbe essere l’alimentazione degli anziani, in virtù di una dieta equilibrata e corretta, sia da un punto di vista nutrizionale che salutare.

Per prima cosa è bene sottolineare che la scelta degli alimenti giusti per gli anziani, non deve essere dettata sulla base di abitudini alimentari acquisite nel corso degli anni (spesso è una questione di gusto) ma redatta sulla conoscenza di ciò che si mangia e di quello che maggiormente può far “bene” o “male” al proprio organismo. Non a caso, nell’alimentazione degli anziani, si riscontano spesso delle “carenze nutrizionali” derivanti principalmente da due fattori: un’alimentazione eccessiva, dove si privilegiano cibi troppo calorici e poco nutrienti, e da un’alimentazione di scarsa qualità, dove vi è un’assenza di cibi “buoni”( frutta,verdura, carne) a danno di quelli invece “cattivi” (grassi animali, zuccheri, alcolici, caffeina).

Ma quali sono gli alimenti che dovrebbero essere presenti in una dieta equilibrata? La corretta alimentazione degli anziani, dovrebbe apportare alla persona anziana (oltre i 65 anni) un fabbisogno calorico di circa 2100/2500 calorie, divise fra i tre principali pasti della giornata e gli spuntini. Essa dovrebbe contenere in maniera proporzionale: carboidrati, proteine nobili, grassi (preferendo quelli vegetali) e vitamine. Inoltre è necessario aumentare la Vitamina D (fondamentale per fissare il calcio nelle ossa) e gli zuccheri per alleviare il senso di stanchezza (ma in maniera moderata), e un corretto inserimento di liquidi (acqua soprattutto) che spesso è poco presente nell’alimentazione degli anziani, che generalmente bevono poco.

La piramide alimentare per gli anziani

La suddivisione di tali nutrienti, nell’ambito di una corretta alimentazione degli anziani, dovrebbe pertanto essere questa:

  • carboidrati, per il 50-60% (pasta, pane, patate.)
  • proteine, per il 12-15% (carne, latte, legumi,uova, pesce)
  • grassi (lipidi) , per il 30-35% (burro, olio, formaggi)

Inoltre tale fabbisogno giornaliero, dovrebbe essere regolarmente suddiviso secondo il seguente schema:

  • Mattino, una leggera colazione a base di latte e caffè, qualche biscotto o fette biscottate con l’aggiunta di poca marmellata o un cucchiaino di miele;
  • Spuntino di metà mattinata, un frutto spezza fame oppure un succo di frutta;
  • Pranzo, a base di pasta, cereali, pane, carne o pesce (oppure uova), frutta e verdure, con pochi grassi (olio o burro);
  • Spuntino di metà pomeriggio, un leggero spuntino come per la mezza mattinata;
  • Cena leggera a base di minestre o passati di verdure, pesce, formaggi leggeri e frutta. E’ importante che la cena si più leggera rispetto al pranzo per non appesantire lo stomaco e quindi rendere difficile la digestione.

Attenzione alle carenze alimentari

Altri elementi fondamentali, nell’alimentazione degli anziani sono la presenza di Vitamine e Sali minerali, contenuti nella frutta, verdura e cereali. Inoltre, poiché le persone anziane hanno spesso problemi legati alla carenza di ferro, è assolutamente necessario integrare la dieta con : legumi, radicchio, spinaci, tonno, carne rossa, mentre per ovviare la carenza di calcio è bene consumare almeno un bicchiere di latte al giorno oppure uno yogurt .

Da evitare i superalcolici, anche se è possibile bere un bicchiere di vino a pranzo, in quanto stimola la digestione grazie alla secrezione dei succhi gastrici

Tuttavia, le regole appena elencate sono giuste in vista di una persona anziana in buona salute, mentre in presenza di determinate patologie (diabete, intolleranze alimentari, ipertensione, ecc) è sempre opportuno consultare uno specialista in grado di stabilire la giusta e corretta alimentazione, sulla base del proprio stato di salute psico-fisico.

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3 Comments

  • Claudio ha detto:

    Per tutte le età è importante sostituire lo zucchero bianco raffinato con il miele che fa benissimo a tutte le età, con moderazione ovviamente, e mangiare tutta e verdura. La carne rossa (spesso frollata per renderla tenera e masticabile e quindi calcerogena alla lunga) va evitata ad eccezione della carne di vitello che non viene frollata e va bene, carne suina e crostacei, perché sono spugne che accumulano tutti i veleni dei mari. mangiare quindi carne bianca (pesce, pollo, coniglio, lepre) e selvaggina in quanto non viene lavorata e quindi genuina. Importantissimo secondo me gli ortaggi (fagioli, ceci, azzuchi, fave, lenticchie eccetera), quindi frutta e verdura rigorosamente biologica. Importante sostituire la pastasciutta con i cereali in chicchi integrali

  • Claudio ha detto:

    Ah dimenticavo di dire che dopo i 50 anni di età cominciano i problemi di decalcificazione che non vuol dire che manca calcio, anzi di calcio ne assumiamo sempre in maniera abbondante, anche troppo. Mentre invece non assumiamo in maniera sufficiente il magnesio che è quello che fissa il calcio. Quindi è importantissimo assumere in particolar modo molte foglie verdi rigorosamente biologiche; consiglio radicchio color verde scuro e fresco, foglioline di valeriana, il radicchio con il pok friulano, tutte quelle foglie di colore verde intenso. Integrare con frutta di mele e frutta di stagione, frutta secca quali mandorle al primo posto ricchissime di omega 6 e omega 3, bagigi, noci, con moderazione queste perché molto oleose, pistacchi. Integrare il magnesio con integratore di Magnesum 375, che mi risulta il migliore e più equilibrato.

  • Claudio ha detto:

    Dimenticavo nella frutta di aggiungere uva, in particolare uva nera o scura perché ricca di antociani che sono antiossidanti, MIRTILLI PER IL MAGNESIO E PER GLI ANTIOSSIDANTI sonno al primo posto, eccetera.

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