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Sapore d’autunno

Ottobre è il mese volto alla raccolta delle castagne: i contadini rinnovano i castegneti, dopo la raccolta, mentre altri cercano di conservare questi buonissimi frutti. Ma… come si fa?

Se il raccolto è stato particolarmente fruttuoso e proficuo, si possono sfruttare alcune modalità per conservare questi frutti e quindi prolungare la possibilità di consumarle sia fresche sia essiccate, anche molto tempo dopo il momento in cui sono state raccolte.

Tali modi sono tre:

  • Curatura in acqua.
  • Congelamento
  • Essiccazione

Un avvertimento prima di iniziare: eliminate tutte quelle che sono forate o sono state prese da ricci neri.

Curtatura in acqua

La curatura in acqua  è un modo proveniente direttamente dai saperi contadini e consente di rendere le castagne durature, con una lavorazione che dura 4 giorni. Questo metodo permette di consumare questi frutti anche fino a febbraio. Vediamo allora come procedere.

Vi servirà un contenitore capiente, un frigo, dei sacchi di iuta, acqua senza cloro e, naturalmente, delle castagne ben pulite dalle impurità esterne. Iniziate proprio immergendo la frutta nell’acqua senza cloro e lasciatele immerse per 4 giorni senza cambiare l’acqua.

Poi buttate l’acqua, e fate asciugare le castagne per uno o due giorni, in una zona piena di aria e ombra. Non esponetele al sole, e fate attenzione a non metterle una sull’altra. Conservatele nei sacchi di iuta (massimo 5kg a sacco) e in frigorifero, a una temperatura di 4 gradi. Se avete una cantina ben asciutta potete conservarle anche lì.

Congelamento

Oggi ci sono i congelatori, che quindi permettono di conservare le castagne fresche anche fino ad un anno. Come si fa? È molto semplice: spazzolatele, lavatele e asciugatele bene. E poi mettetele in quei sacchettini fatti apposta per il freezer.

Inizialmente, la temperatura ideale è -20 gradi, che poi è opportuno portare alla normale temperatura dei freezer domestici. Ricordatevi di incidere le castagne prima di metterle nel congelatore, con un coltello da innesto o una pinza fatta apposta (Snips) che per esempio su Amazon viene 8 euro e 50.

Essicazione delle castagne

Essiccare le castagne è il modo più antico per conservarle, un processo che vede la disidratazione progressiva della castagna, la cui polpa passa da un’umidità media del 50% a una del 10%.

Come le castagne congelate, le castagne essiccate si conservano fino ad un anno e sono anche più digeribili dal momento che la disidratazione favorisce la concentrazione dei principi nutritivi e dei Sali minerali al suo interno presenti.

Le castagne più facili da sbucciare e dalla buccia più sottile sono anche quelle più idonee all’essicazione. Ma ora vediamo come fare. Iniziate stendendo la frutta in uno strato di massimo 5 centimetri su dei graticci di rete esposti al sole, ma non appoggiati a terra.

Stendetele di mattina, e quando il sole ha compiuto il suo ciclo conservatele in un luogo asciutto. Ogni giorno poi rimescolatele, e procedete per circa 5 o 6 settimane (anche se il processo ha un tempo che varia in base alle condizioni atmosferiche).

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