Come cucinare il seitan
Il seitan è un alimento vegetale che si ricava dal glutine del grano e di altri cereali ed è considerato una fonte incredibile di proteine vegetali in sostituzioni alle comuni proteine animali che contiene la carne. La ricetta tradizionale vede il seitan come il risultato dell’estrazione di una particolare sostanza dal glutine della farina di frumento, che viene poi impastata e lessata in acqua condita con salsa di soia, alga kombu e altri aromi.
L’apporto proteico del seitan è molto elevato e per questo motivo è consigliabile non assumerlo per più di due volte alla settimana e abbinarlo sempre e legumi e verdure per compensare la quantità di amminoacidi che invece mancano al glutine.
Il sapore del seitan è molto delicato e la sua consistenza è molto morbida, anche se molto varia dal tipo di seitan e dalla sua lavorazione. In cucina questo alimento viene usato per preparazioni vegetali che imitano le ricette a base di carne; non è rado quindi trovare salsicce di seitan, bistecche di seitan o spezzatino di seitan. Il seitan si può cucinare in vari modi, dai più semplici ai più elaborati, anche in base ai gusti e alle preferenze di ognuno.
Tra le ricette più gettonate ci sono i medaglioni si seitan, da cuocere in padella con olio e soffritto di cipolla o erbe e da mangiare con verdure saltate o una porzione di legumi. Se siete fan delle scaloppine e vi piacerebbe riprodurre questo tipo di preparazione in chiave vegetale, sappiate che il seitan si presta molto bene a una ricetta del genere; è sufficiente un’impanatura, con farina 00 o di ceci, e una cottura con olio d’oliva e succo di limone.
Se avete appena modificato il vostro regime alimentare e siete ancora nella delicata fase di transizione verso il regime vegano, la soluzione migliore è quella di abbinare al seitan le più comuni ricette tradizionali che comprendono la carne. In questo modo diventerà più semplice cucinare una bistecca di seitan rosolata in padella con del rosmarino, oppure preparare anche una buona cotoletta di seitan, preparando un’impanatura con del pane grattugiato o con della farina.
In una versione un po’ meno salutare, potete cucinare il seitan anche fritto; basta preparare un’impanatura a base di farina o pane grattugiato e cuocere nell’olio. Se invece volte riprodurre uno dei piatti della tradizionr italiana per eccellenza, il ragù, ma in chiave vegetale, il seitan diventa il vostro più prezioso alleato.
Per prima cosa dovrete tritarlo finemente, con il coltello o nel frullatore, insieme al sedano, a una carota e a una cipolla e poi incorporarlo direttamente al sugo esattamente come fareste per il ragù tradizionale. Con lo stesso impasto potete anche preparare delle polpettine vegetali, aggiungendo al preparato della verdura e della frutta secca oppure la mela tagliata a pezzetti.
L’alternativa più salutare di tutte, invece, è quella di mangiare il seitan semplicemente tagliato a dadini o alla julienne, condito semplicemente con olio, sale e limone, insieme a un bell’assortimento di verdure. Il sapore, in questo caso, non è molto deciso, anche se tutto varia sempre in base ai gusti di ognuno, ma quello che è certo è che questo è il modo più leggero per mangiare questo alimento.