Da sempre il latte è un alimento che accompagna la nostra vita culinaria; da generazioni lo si considera un prodotto naturale e proteico, una bevanda che tutti, sin dalla tenera età, imparano ad apprezzare. Negli ultimi tempi, però, sono molte le polemiche che ruotano attorno al latte; fa bene? fa male? Non è vero che è indispensabile per la nostra alimentazione?
Le domande sono molte, ma quello che è certo è che sono sempre di più le persone che cercano un’alternativa vegetale al latte di mucca, ricco di proteine sì, ma di proteine vegetali e non animali. E il latte di mandorla rappresenta perfettamente un’alternativa al latte tradizionale.
Il problema, però, sono i prodotti che acquistiamo al supermercato. Se è vero, infatti, che il latte di mandorla è una bevanda vegetale priva di proteine animali, è vero anche che molto spesso le confezioni che troviamo sui banchi del supermercato sono confezioni di prodotti ricchi anche di conservanti e additivi, che rendono questa bevanda non proprio naturale.
E allora quale può essere un’alternativa valida? La risposta è molto semplice: preparare il latte di mandorla in casa, in modo naturale e con pochi ingredienti. Ma partiamo dalle caratteristiche di questo latte vegetale, ricco di calcio, di fibre e di sali minerali e che contiene anche tutti quegli acidi grassi indispensabili per garantire il buon funzionamento dell’apparato circolatorio e digerente.
Il latte di mandorla è ricco di calcio perché sono le stesse mandorle a esserne ricche; 100 gr di mandorle contengono circa 266 milligrammi di calcio. Quindi, ecco sfatato un mito: non è vero che solo il latte vaccino è ricco di calcio. Anche un latte vegetale, quello di mandorla nel caso specifico, può contenerne molto.
A differenza del latte di mucca, il latte di mandorla non contiene lattosio e colesterolo, ed ha anche un contenuto più basso di proteine. Dall’altra parte, però, il latte di mandorla è ricco di nutrienti, come le fibre, le vitamine, il ferro e il potassio ed è anche ricco di calorie. Quindi è bene fare attenzione al latte di mandorla; è sì una bevanda vegetale, ma è ricca di zucchero, con un apporto di 50 calorie per ogni 100 ml. È bene limitarsi a berne non più di un bicchiere al giorno.
Vediamo adesso come preparare il latte di mandorla. Vi serviranno 150 grammi di mandorle, 1,2 litri di acqua, ciotola, imbuto e frullatore come strumenti per la preparazione. Il procedimento è piuttosto semplice e parte dalla lavorazione delle mandorle, che andranno sbucciate, se acquistate quelle con la buccia, messe in una ciotola e ricoperte con dell’acqua.
Lasciate riposare per almeno trenta minuti, ma se arrivate a un’ora sarete sicuri di ottenere un latte di mandorla pressoché perfetto, e poi scolatele. L’acqua in cui le mandorle sono state in ammollo deve essere messa da parte e conservata. Con l’aiuto di un dosatore pesatela e aggiungetene altra per arrivare a 1,2 litri, la dose necessaria per preparare il latte di mandorla.
A questo punto potete sistemare le mandorle all’interno del frullatore e frullare per qualche minuto; le mandorle devono essere tritate più finemente possibile. A questo punto sarete pronti per filtrare il composto con l’aiuto di un colino, strizzando per bene la polpa, e per imbottigliarlo con l’imbuto.
Il latte di mandorle, di per sé, è una bevanda piuttosto dolce, ma se preferite addolcirlo ulteriormente, potete aggiungere al vostro composto un frutto dolce, come qualche fetta di banana, un’albicocca, oppure un paio di datteri. Se invece state preparando del latte di mandorla per poi utilizzarlo in cucina per condire i piatti salati, al posto di alimenti zuccheranti potete utilizzare un pizzico di sale.
Se a casa avete un estrattore di succo, ecco che la preparazione del latte di mandorla diventa ancora più semplice. Le dosi rimangono sempre le stesse e tutto quello che dovrete fare è lasciare le mandorle a bagno per almeno una notte e poi introdurle nell’estrattore aggiungendo la stessa acqua in cui le mandorle hanno riposato di notte di tanto in tanto. In questo modo otterrete una bella spremitura a freddo, un metodo molto consigliato perché, in questo caso, le mandorle mantengono intatte tutte le loro proprietà e il latte è già pronto per essere bevuto.
Come usare il latte di mandorle
Il latte di mandorla può essere utilizzato in cucina in molti modi diversi. Si può bere al mattino, a colazione, in sostituzione del tradizionale latte vaccino oppure può essere utilizzato in diverse preparazioni. Del resto, in molti dolci, torte comprese, necessitano del latte nell’impasto e perché non provare ad aggiungere proprio l’olio di mandorla?
Il mondo vegano apprezza particolarmente il latte di mandorla, perché è un’alternativa al latte tradizionale e perché non contiene proteine di origini animale. Del resto, il mondo vegano ha un’alternativa a tutto e anche nelle ricette salate il latte di mandorla può essere impiegato in molti modi. Per preparare una besciamella vegana, per esempio; basta salarlo quanto basta e trasformarlo in un latte vegetale in versione salata a tutti gli effetti.
Come usare la polpa delle mandorle
Dal succo delle mandorle si estrae il latte, come abbiamo visto, ma che cosa ne facciamo della polpa? La polpa è quella parte della mandorla che fuoriesce durante le operazioni di tritamento e spremitura e può essere utilizzata per il ripieno delle torte, per preparare i biscotti e delle praline di frutta.
La ricetta più conosciuta da preparare con la polpa delle mandorle sono le praline alla frutta secca; per prepararle occorre la polpa delle mandorle, un po’ di uvetta, qualche scaglia di cioccolato, datteri, noci, pistacchi e qualsiasi tipo di frutta secca desideriate. Dovrete ottenere un bel composto omogeneo dal quale potrete poi creare delle praline con le mani.