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Quando si tratta di cibo, spesso si tratta anche di mode. Qualche tempo fa è stata la volta dei ristoranti cinesi, mentre da qualche anno è esplosa letteralmente una sushi-mai. Tutti vogliono mangiare il sushi e tutti consigliano a parenti, amici e colleghi il tal ristorante dove si mangia benissimo. Ma siamo sicuri che tutto questo non ci esponga a dei rischi?

Con il nome di sushi intendiamo diversi piatti a base di pesce crudo. E il pesce, si sa, è piuttosto costoso. Ma allora perché molte persone si vantano di poter mangiare del sushi a un prezzo fisso, che nulla a che vedere a quello che si pagherebbe in un ristorante giapponese?
La risposta è semplice e ha un nome inglese: all you can eat. Tutto ciò che puoi mangiare, insomma, si trasforma in un sushi con formula a prezzo fisso. Uno, due, venti o cento piatti non importa; se il ristorante utilizza questa formula, potrete mangiare quanto volete a prezzi davvero contenuti.

La situazione cambia, invece, se vi recate in un ristorante giapponese, dove il menù è alla carta. Con pochi piattini di sushi raggiungereste cifre piuttosto alte e correte anche il rischio di tornare a casa più affamati di prima. È per questo che hanno inventato la formula all you can eat: sushi in abbondanza, per non spendere troppo e per mangiare tanto.

Ma veniamo alla domanda principale: tutto questo è sicuro? Molto spesso i ristoranti che propongono questa formula sono ristoranti che un tempo servivano cucina cinese e che, per stare al passo con la clientela, si sono trasformati in ristoranti di sushi in poco tempo.

Ma siamo sicuri che tutte le norma igieniche vengano rispettate? E siamo sicuri che il sushi che viene servito in questi posti sia commestibile senza correre rischi? Il pesce, per essere consumato crudo, deve seguire un preciso iter di abbattimento disciplinato dalla legge e, se così non fosse, non solo la legge sarebbe infranta, ma rischieremmo grosso in termini di salute.

Forse non tutti sanno che il pesce crudo può contenere l’Anisakis, un verme parassita che si annida nelle pareti dello stomaco del pesce. Se è presente all’interno del pesce e il pesce viene consumato cotto il problema non si pone, ma se il pesce non viene abbattuto questo parassita può sopravvivere al suo interno e, una volta consumato, può intaccare l’organismo con danni anche letali.

Dolori addominali, nausea, vomito e febbre sono solo alcuni dei sintomi che l’intossicazione da Anisakis può comportare e, nei casi più gravi, si può verificare anche un’infezione che può portare anche alla perforazione dell’intestino. Sapevate tutto questo? E se non lo sapevate, quando uscite a cena per mangiare del sushi, siete proprio sicuri di conoscere bene il vostro ristorante di fiducia? La prossima volta, pensateci bene!

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