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Ancora oggi viene utilizzato sia in cucina, soprattutto nella preparazione di marmellate, sia in erboristeria per le sue proprietà antiossidanti.

In questo articolo vedremo tutto quello che c’è da sapere sulle more, le caratteristiche della pianta, i valori nutrizionali e i suoi possibili usi.

Indice dei contenuti

Le more: caratteristiche, benefici, usi e come coltivarle. 1

More: caratteristiche del frutto e della pianta. 1

Coltivare le more. 1

More: benefici e valori nutrizionali 2

More: caratteristiche del frutto e della pianta

Il frutto della mora fa parte dei così detti frutti di bosco. È proprio in zone boschive che prolifera la pianta delle more.

Le more appartengono al genere Rubus che include molte specie e varietà diverse. La pianta delle more si divide principalmente in Rubus ulmifolius, che porta alle more di rovo o more selvatiche e in Rubus fruticosus, o rovo coltivato, che non presenta spine.

Le more selvatiche si possono raccoglie in zone boschive, collinari o montane e anche ai bordi dei campi e delle strade. Si tratta di una pianta infestante che cresce in altezza anche oltre i 3 metri e sviluppa un fitto groviglio di rovi spinosi.

È una pianta rustica che si adatta a diverse condizioni climatiche, come le temperature rigide ed ha una buona capacità pollonifera. Preferisce i terreni umidi e una buona esposizione solare, ma la si ritrova facilmente anche in zone ombrose e remote.

Come riconoscere la pianta delle more?

La pianta delle more è detta semicaducifoglia perché nella stagione invernale perde solo alcune delle sue foglie.

In particolare, le foglie di more hanno un colore verde scuro e si presentano di piccole dimensioni con i bordi seghettati.

Un’altra particolarità delle foglie è che presentano la parte inferiore ricoperta da una peluria biancastra.

Nel primo anno di vita, la pianta delle more sviluppa il primocane, ovvero il fusto centrale. In questa prima fase non vi è la presenza di fiori e quindi di more.

In seguito, la pianta smette di crescere in altezza e si sviluppa formando il rovo lateralmente. Dalla seconda primavera si ha la produzione di piccoli e delicati fiorellini bianchi o rosati, con cinque petali.

Le more di rovo si originano a patire dalle inflorescenze e contengono i semi. La maturazione del frutto di mora avviene tra fine luglio e settembre, quando la mora assume un colore viola scuro e il suo sapore dolce con una punta acidula. È questo il periodo giusto per la raccolta delle more di rovo selvatiche.

Prima della maturazione le more sono bianche-verdi, per poi passare ad un colore rosso chiaro. In questa fase è facile confonderle con altri frutti.

Coltivare le more

Coltivare le more non è un’impresa troppo difficile e grazie ai diversi utilizzi è facile trovare mercato per questi frutti.

Ad oggi il primo produttore di more al mondo è il Messico, ma sono sempre più apprezzate dai consumatori le more nostrane e coltivate con metodi biologici.

Anche alcuni apicoltori decidono di coltivare le more per la produzione di miele. Invece, per chi decide di avviare una coltivazione di more per i frutti, esistono dei kit pensati per aiutare l’avvio di un impianto di coltivazione di more o di frutti di bosco in genere.

Le cultivar più utilizzate per scopi commerciali non presentano spine e sono:

  • Rubus fruticosus
  • Dirksen Thornless
  • Black Satin
  • Thornfree e Hull Thornless
  • Altre

Le caratteristiche del terreno ideali per le more sono terreni soffici e umidi, con un pH leggermente acido (5-6) anche se si tratta di piante molto rustiche.

La coltivazione può avvenire anche in apposite serre, in questo caso la raccolta delle more viene anticipata rispetto alla raccolta delle more di rovo selvatiche.

Prima di piantare le more è bene sapere che sono piante infestanti, molto resistenti e difficili da sradicare nel caso si cambi idea.

Nel caso si voglia piantare qualche pianta di mora per uso personale, questa è una buona idea anche alla fauna locale. Infatti, i rovi selvatici rappresentano dei corridoi ecologici per la fauna locale e sono importantissimi in zone densamente coltivate.

More: benefici e valori nutrizionali

A questo punto ci chiediamo quali sono i benefici delle more? Vediamoli subito, insieme ai valori nutrizionali delle more.

Delle more non si butta via niente, dalle foglie ai frutti, fino alle radici. La prima testimonianza dell’uso di questo frutto nell’alimentazione umana risale all’età del ferro, in particolare, resti di more sono stati rinvenuti nello stomaco della famosa donna di Haraldskær, la mummia ritrovata in una torbiera in Danimarca.

Anche gli antichi greci e gli antichi popoli americani utilizzavano le diverse parti della pianta e del frutto di mora ad uso medico per curare diversi disturbi dell’apparato digerente o polmonari.

Oggi, le more sono molto apprezzate per la preparazione di marmellate, gelatine, come guarnizione per torte e dolcetti e anche da mangiare fresche. Ma oltre ad essere buone e graziose da guardare le more hanno tanti benefici e poche calorie.

Le calorie delle more ammontano a circa 45 kcal per 100 g di more. Sono ricche di polifenoli e antociani dal potere antiossidante e che permettono di dargli il tipico colore e sono una buona fonte di vitamina C. Inoltre, i piccoli semini delle more contengono acidi grassi come Omega-3 e Omega-6, che contribuiscono a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo LDL “cattivo”.

Grazie alla presenza di sali minerali quali zinco, fosforo, calcio e magnesio ecc… le more combattono la stanchezza, favoriscono il benessere di pelle, unghie e capelli e aiutano il buon mantenimento del sistema immunitario.

Tra i tanti benefici delle more sono noti:

  • Protezione del sistema cardiocircolatorio, delle gengive e delle ossa, pelle e altro grazie alla stimolazione della produzione di collagene;
  • Protezione del sistema nervoso grazie alla presenza di importanti nutrienti e antiossidanti;
  • Contrasto al senso di stanchezza e stress, e per questo sono ottimi dopo un allenamento in palestra.

Anche le foglie delle more e le radici presentano buone proprietà depurative, espettoranti e antimicrobica nei confronti dello Staphylococcus aureus responsabile di alcune infezioni nell’uomo.

Infine, i germogli delle more sono commestibili e possono facilmente essere raccolti in primavera e consumati come contorno.

Le poche calorie delle more unite agli ottimi valori nutrizionali rendono le more un gustoso fine pasto o uno snack da gustarsi in ogni momento della giornata.

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4 Comments

  • pasquale ha detto:

    Un articolo molto interessante che risulterebbe ancora piu’ esaustivo se riportasse le modalità per la moltiplicazione

  • mirella ha detto:

    Buon giorno , io quest anno ho già raccolto nel mio orto una enorme quantità di more , e sono direi a metà raccolto …le conservo dopo averle lavate ed asciugate in freezer . Sono ottime poi per torte o mangiare al naturale.

  • Maurizio ha detto:

    Ma allora le more sono astringenti o lassative?

  • Max ha detto:

    Appena raccolte nel mio giardino e… mangiate! Non sapevo facessero così bene alla salute… Ottimo!

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