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Questo è quanto sottolinea anche la Coldiretti e le principali motivazioni apportate da consumatori e associazioni di categoria sono quelle di tutelare l’ambiente, salvaguardare la biodiversità e scegliere prodotti e alimenti sani e naturali per la salute dell’uomo.

Indice dei contenuti

SITUAZIONE DEGLI OGM IN ITALIA. 1

OGM: SIGNIFICATO. 1

OGM IN ITALIA: LA LEGISLAZIONE. 1

PRINCIPALI COLTURE OGM.. 2

MAIS MON810. 2

SEMI DI SOIA. 2

SOSTENITORI DEGLI OGM IN ITALIA. 3

OGM PRO E CONTRO. 3

Gli OGM SONO PERICOLOSI?. 4

OGM IN ITALIA: LEGGERE LE ETICHETTE. 4

OGM: il caso Monsanto. 5

APPROFONDIMENTO SULLA SITUAZIONE DEGLI OGM IN ITALIA. 5

 

OGM: SIGNIFICATO

OGM è una sigla che sta per: Organismo Geneticamente Modificato, utilizzata per definire organismi ai quali è stato modificato il patrimonio genetico. Ciò si verifica nel settore dell’agricoltura per migliorare la resa dei raccolti. In particolare l’obiettivo è evitare che una pianta si ammali o renderla più resistente alla siccità.

L’organismo geneticamente modificato, in inglese GMOs, è tale quando una serie di operazioni genetiche, che coinvolgono principalmente le piante ma anche gli animali e i microrganismi, alterano alcune parti di DNA. Tale tecnologia prende, non a caso, anche il nome di: moderna biotecnologia, DNA Technology e ingegneria genetica.

Le culture OGM sono principalmente utilizzate per la produzione di mais, soia e barbabietola da zucchero. Si evidenzia che, come confermato in una nota del Parlamento Europeo (https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/society/20151013STO97392/ogm-tutto-quello-che-c-e-da-sapere), difficilmente l’uomo entra direttamente in contatto diretto con gli Ogm, essendo questi per lo più destinati alle piante, come visto, oppure per la produzione di mangimi. Tuttavia, mangiando la carne di un animale nutrito con OGM, seppur indirettamente l’uomo ne entra in contatto.

OGM IN ITALIA: LA LEGISLAZIONE

La situazione degli Ogm in Italia è abbastanza complessa. Per prima cosa è bene sottolineare che in Italia è vietato l’utilizzo di Ogm nella produzione agricola, nell’allevamento zootecnico (tranne che per l’utilizzo di farmaci di origine biotecnologica) e nella trasformazione alimentare, anche se ci sono stati progetti di sperimentazione sugli Ogm.

Resta comunque aperta la questione: c’è il divieto della coltivazione Ogm in Italia, ma è consentita l’importazione di prodotti da altri Paesi, quindi sugli scaffali si trovano anche alimenti con Ogm.

Basti pensare, per fare solo un esempio, che nei mangimi per il bestiame ci possono essere mais o soia Ogm (https://www.guidaconsumatore.com/alimentazione/soia-ogm.html) e che quindi i prodotti derivati, come latte o carne, possono contenere tracce di Ogm.

Quindi in Italia non ci sono colture Ogm (ci sono stati solo casi di sperimentazione), ma la maggior parte dei mangimi utilizzati negli allevamenti, tranne quelli biologici, è prodotta con mais e soia che sono geneticamente trasformarti perché importati da Stati Uniti, America Latina e Canada, dato che in Italia si produce solo l’8% di soia di quella utilizzata.

Dopo alcuni anni di scarsa minore attenzione sul tema, secondo gli ultimi aggiornamenti, facendo riferimento al decreto legislativo del 2 febbraio 2021 (https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2021;018), n. 18. La situazione Ogm in Italia però potrebbe presto mutare. L’Italia, almeno formalmente, sembra infatti dover accogliere le richieste dell’Unione Europea che dovrebbero portare la produzione Ogm anche nel nostro paese.

A quanto si evince da numerosi articoli e ricerche, il tema è particolarmente spinoso. Semplificando, nonostante l’Italia sia formalmente contraria all’utilizzo degli OGM, l’UE appare favorevole.

Il progresso tecnologico ha infatti portato alla nascita dei cosiddetti nuovi OGM, realizzati secondo tecniche di ingegneria genetica avanzata che secondo gli studi condotti risultato pressoché identici ad un organismo non geneticamente modificato.

In altre parole, i nuovi Ogm ottenuti secondo la tecnica del New Genomic (NGTs) sono dei vegetali in tutto e per tutto uguali a quelli presenti in natura.

Pertanto, lo sviluppo di nuove biotecnologie sta spingendo affinché anche l’Italia opti per l’utilizzo degli OGM. Una scelta che sarebbe necessaria al fine di raggiungere gli obiettivi contenuti nel Green Deal.

PRINCIPALI COLTURE OGM

MAIS MON810

Sicuramente se il nome deve ispirare concetti che richiamano naturale e sano, il termine tecnico Mais Mon810 già fa presagire qualcosa di artificiale.

Si tratta, infatti, di una varietà di mais modificato geneticamente il cui utilizzo è stato autorizzato dall’Unione Europea nel 1998 e la cui coltivazione è stata però vietata in Italia il 12 luglio 2013 dal Ministero delle politiche agricole, dal Ministero dell’ambiente e dal Ministero della salute.

Oggi il mais Mon810 è coltivato in molti paesi, tra cui Canada, Brasile, Cina, Colombia, Argentina, Australia, Svizzera, Stati Uniti, Filippine, Messico, Sudafrica, Corea del Sud.

La capacità dimostrata di questo mais Ogm è quella di resistere all’attacco degli insetti, favorendo un maggiore raccolto e, di conseguenza, un maggiore guadagno.

SEMI DI SOIA

L’Europa importa milioni di tonnellate di semi di soia Ogm, provenienti dal Brasile, dagli Stati Uniti, dall’Argentina e dal Paraguay. Ciò perché gli allevamenti in Europa hanno bisogno di circa 36 milioni di tonnellate l’anno di semi di soia da destinare all’allevamento a fronte di una produzione non ogm di soli 1,4 milioni.

SOSTENITORI DEGLI OGM IN ITALIA

Se da un alto c’è chi sottolinea i pericoli della coltivazione Ogm, dall’altro ci sono i sostenitori che promuovono la coltivazione transgenica affermando che essa sarà la nuova metodologia di coltivazione del futuro.

Quando il numero della popolazione mondiale aumenterà vertiginosamente nel giro nei prossimi anni e le risorse alimentari inizieranno a scarseggiare, gli Ogm, secondo i sostenitori, rappresenteranno l’unica soluzione.

OGM PRO E CONTRO

Tra i promotori degli Ogm in Italia c’è anche Assobiotec, Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, che vorrebbe che anche in Italia, come in altri Paesi Ue, si possa coltivare prodotti Ogm per sperimentare così nuove tecnologie a favore della scienza, dello sviluppo e dell’economia.

Tra gli effetti postivi degli Ogm ci sono la maggior resistenza delle piante agli erbicidi, un maggior quantitativo di raccolto e quindi anche ulteriori possibilità reale di guadagno.

In Italia, in alcuni campi di Vivaro, in provincia di Pordenone, è stata fatta una sperimentazione con la coltivazione del Mais Mon810 che si è rivelato molto resistente all’attacco della Piralide, lepidottero che aggredisce il mais tradizionale. La sperimentazione si è svolta su consenso del Consiglio di Stato, ma ad oggi anche questa sperimentazione è stata bloccata dal Governo italiano.

Tra i vantaggi si annovera inoltre:

  • Il gusto e la qualità dei cibi risultano migliori;
  • Le piante crescono più rapidamente;
  • Possono essere adottate nuove tecniche di coltivazione;

Passando agli svantaggi, ai rischi e ai contro. Sono molti gli scienziati che ritengono gli OGM un pericolo per l’agricoltura.

Potrebbero infatti verificarsi danni ambientali difficilmente preventivabili e la biodiversità potrebbe risentirne. Un ampio dibattito coinvolge altresì le possibili conseguenze sulla salute umana. Tuttavia, bisogna evidenziare che, nonostante gli OGM siano ormai utilizzati da oltre 20 anni, alcun danno è stato finora riscontrato sull’uomo.

Ai suddetti contro si aggiungono altri punti, più legati alla politica e all’etica che alla salute in sé. In particolare, sono in molti ad evidenziare come gli OGM:

  • Penalizzano i piccoli agricoltori e allevatori costringendoli ad essere dipendenti da grandi aziende produttrici di OGM;
  • I paesi sottosviluppati rischiano di diventare ancora più dipendenti nei confronti dei paesi ricchi.

Gli OGM SONO PERICOLOSI?

Il tema, come evidenziato, è piuttosto complesso. Da un lato vi è una nutrita schiera di scienziati pro OGM che evidenziano la sicurezza di tale tecnologia, dall’altro vi sono ugualmente scienziati ed esperti in materia che mettono in guardia sull’uso prolungato di OGM. Fondamentalmente le tesi contrarie all’utilizzo degli OGM si contrano sui seguenti aspetti:

Problemi per la salute umana

Il primo vero punto che preoccupa consumatori ed esperti è la conseguenza sulla salute umana. Tuttavia, nuove le nuove tecnologie utilizzate risultano sicure la sicurezza dei consumatori, anche se i danni potrebbero verificarsi anche tra 50 o 100 anni e al momento non si hanno dati a sufficienza.

Piante resistenti

Il rischio è di trovarsi con colture di soia, mais o cotone, assolutamente resistenti ad ogni erbicida. Ciò potrebbe portare tali OGM a prendere il sopravvento su altre coltivazioni.

Insetti troppo resistenti

Le piante OGM realizzate per resistere ad insetti parassiti potrebbero causare un evoluzioni di questi ultimi che con il tempo potrebbero diventare super resistenti, e difficili da debellare.

 

OGM IN ITALIA: LEGGERE LE ETICHETTE

Il consumatore per fare acquisti consapevoli e per sapere cosa porta in tavola è bene che legga le etichette sulle confezioni dei prodotti.

Tutti i prodotti biologici sono privi di Ogm e qualora, in caso accidentale oppure per un motivo “tecnicamente inevitabile” (Reg. in materia di produzioni ed etichettatura di prodotti biologici, titolo III, artt. 8-22) o per tentata truffa, dalle analisi si scopre che nel prodotto c’è una dose superiore allo 0,9% di tali ingredienti geneticamente modificati, l’alimento viene sequestrato dal mercato ed è revocata la certificazione di prodotto biologico.

Ma cosa pensano i consumatori della situazione Ogm in Italia, dei prodotti e del loro utilizzo? Secondo quanto sostiene la Coldiretti 8 italiani su 10 sono contrari ai prodotti geneticamente modificati, quindi l’80% della popolazione italiana non è favorevole né ai prodotti transgenici né all’utilizzo di Ogm in Italia.

OGM: il caso Monsanto

Il dibattito sugli OGM porta spesso a coinvolgere Monsanto, una multinazionale statunitense attiva fino al 2018 prima di essere acquisita dal gruppo Bayer.

L’azienda, fondata nel 1901 è stata per molto periodo leader nella produzione di organismi geneticamente modificati.

La sua storia è stata contrassegnata da numerose critiche, dato l’uso intensivo di OGM in numerosi paesi: Brasile, Argentina, India, Cina, ma anche in Europa: in Spagna e Romania.

La critica principale riguarda la produzione del Roundup un erbicida prodotto dalla Monsanto che permette alle piante nate dai semi OGM prodotti dall’azienda stessa di resistere all’attacco dei parassiti.

Sebbene l’obiettivo ad una prima lettura sembri nobile, i problemi nascono dal fatto che i semi sono coperti da brevetto. Ciò costringe gli agricoltori argentini, cinesi, indiani e tutti coloro che utilizzano gli OGM Monsanto ad essere legati e obbligati ad acquistare i semi da un’unica azienda che di fatto ha un monopolio su alcune colture.

Detenere il brevetto ha causato numerosi problemi agli agricoltori di tutto il mondo, i quali sono stati più volte difesi dalle azioni legali messe in atto da Greenpeace. E non è tutto, la Monsanto è stata durante criticata anche a causa dell’Agente Arancio. Si tratta di un erbicida che fu utilizzato dall’esercito americano durante la guerra del Vietnam. Il prodotto ha causato gravi danni alla popolazione vietnamita, la quale ancor oggi registra alcuni casi di malformazioni e malattie, derivanti dall’uso dell’erbicida.

E infine OGM e Monsanto entrano ancora in contatto per via dell’ormone Posilac, un OGM destinato agli allevamenti il quale risulta dannoso e non accuratamente testato. Il caso Monsanto, in definitiva, permette di comprendere alcune storture e di farsi un’idea più precisa riguardo i rischi legati agli OGM. Sul tema, nel 2008, è uscito il documentario dal titolo: il mondo secondo Monsanto, della regista Maria-Monique Robin.

APPROFONDIMENTO SULLA SITUAZIONE DEGLI OGM IN ITALIA

  • Ministero delle politiche agricole e forestali– www.politicheagricole.it
    Sito ufficiale del Ministero per le politiche agricole e forestali dove reperire informazioni su ambiente e agricoltura oltre che aggiornamenti sulla normativa di settore.
  • Coldiretti
    Nel sito della Coldiretti ci sono varie informazioni sulla sicurezza alimentare e sull’ambiente oltre ad aggiornamenti e notizie di settore sulla situazione Ogm in Italia
  • Assobiotec– www.assobiotec.federchimica.it
    Sito dell’Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie creata nel 1986 che rappresenta sia le imprese sia i parchi scientifici e tecnologici che operano in Italia nei vari settori delle scienze della vita e che promuove le biotecnologie nelle varie aree di applicazione dall’agricoltura al benessere, dall’edilizia al restauro, dalla medicina veterinaria alla zootecnia.
  • Prometeus – prometeusmagazine.org
    Sito del newsmagazine dell’Associazione nazionale dei biotecnologici italiani (Anbi) dove reperire anche informazioni sulle sperimentazioni e sulla situazione Ogm in Italia sostenute dalle ricerche in ambito alle biotecnologie e allo sviluppo tecnologico.
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