Omega 3 e ciclo: sindrome premestruale e dolori mestruali
Assumere con l’alimentazione adeguate quantità di Omega3 può migliorare la qualità della vita delle donne nelle quali i disturbi legati alla sindrome premestruale sono particolarmente intensi. In uno studio canadese pubblicato sulla rivista Alternative Medicine Review è stato dimostrato che una supplementazione a base di olio di krill, contenente molti Omega3, può alleviare i sintomi della sindrome premestruale.
Anche le donne che soffrono di mestruazioni dolorose (dismenorrea) possono trarre grande beneficio dall’assunzione degli Omega3, che sono sostanze dalla potente azione antinfiammatoria.
Al contrario, gli Omega6 sono pro-infiammatori ed è quindi importante assumere quantità maggiori di Omega3 rispetto a essi nella propria dieta.
Le ricerche hanno evidenziato che il consumo di buone quantità di Omega3 riduce sensibilmente il ricorso ai farmaci antidolorifici sia durante la sindrome premestruale che in caso di dismenorrea. Uno studio pubblicato sull’Eastern Mediterranean Health Journal nel 2010 ha dimostrato come siano sufficienti tre mesi di supplementazione con olio di pesce per ridurre le manifestazioni dolorose nelle donne e, di conseguenza, le quantità di analgesici consumati.
Omega 3 e menopausa
L’entrata in menopausa è un periodo molto delicato per tutte le donne, dal momento che il corpo va incontro ad una fase di profondi ed irreversibili cambiamenti. L’irregolarità del ciclo mestruale è solamente uno dei sintomi della menopausa, e ad esso sono associati anche vampate di calore e sbalzi di umore, oltre a depressione, senso di affaticamento e problemi di insonnia.
Tutto ciò è determinato da profonde modificazioni ormonali che possono anche causare problemi più seri, come ad esempio l’insorgenza dell’osteoporosi e l’aumento del rischio a livello cardiovascolare.
In questo contesto tanto delicato, gli Omega3 possono rappresentare un valido aiuto per la riduzione dei disturbi tipici della menopausa. La somministrazione di Omega3 può ridurre la frequenza delle vampate di calore, come è stato dimostrato da una ricerca effettuata dai medici del Centre Hospitalier Universitaire de Québec (Canada).
Per quanto riguarda il meccanismo di funzionamento, si ritiene che gli Omega3 modulino la trasmissione dei segnali nervosi al cervello, diminuendo l’attività dei neurotrasmettitori coinvolti nelle vampate di calore.
La ricerca canadese ha dimostrato come un’integrazione a base dell’Omega3 acido eicosapentaenoico (EPA) sia in grado di ridurre nelle donne le vampate di calore in sole otto settimane.
Un’altra università canadese, quella di Laval, ha scoperto che somministrare EPA e DHA (acido docosaesaenoico) sempre per otto settimane riduce grandemente l’insorgenza degli sbalzi d’umore e della depressione legati alla menopausa. Ciò potrebbe essere dovuto ad interazioni degli Omega3 con gli estrogeni.