Omega 3: la spinta nutrizionale per i più piccoli
Gli Omega3 sono noti alla scienza medica sin dagli anni Trenta dello scorso secolo, quando venne scoperta la loro importanza fondamentale per la crescita e per la salute. È stato poi dimostrato, nel decenni a seguire, che gli acidi grassi polinsaturi Omega3 sono essenziali per lo sviluppo fisico e cerebrale dei bambini.
Durante lo sviluppo postnatale, inoltre, gli Omega3 sono essenziali per la stimolazione della retina e per lo sviluppo del sistema nervoso centrale. Sono sufficienti piccole quantità di Omega3 (pari a circa l’1% delle calorie introdotte nell’alimentazione quotidiana) per garantire ai bambini una crescita ottimale.
Aumentando le dosi di Omega3, comunque, non vi sono effetti di rilievo sullo sviluppo.
Anche gli Omega6 giocano un ruolo molto importante nella crescita, sebbene leggermente diverso da quello degli Omega3. Gli Omega 6, infatti, espletano i loro effetti positivi soprattutto a livello della funzione renale e dell’integrità del derma.
Altri effetti benefici degli Omega3 sul bambino
Elevate quantità di Omega3 introdotte con la dieta nei primi mesi di sviluppo ottimizzano lo sviluppo psicomotorio del bambino, le sue capacità cognitive e visive, e prevengono l’insorgenza del sovrappeso.
A tal proposito è interessante citare uno studio danese nel quale sono stati studiati gli effetti sui neonati del consumo di latte materno di donne la cui alimentazione era stata integrata con diverse quantità di olio di pesce. Quando il latte materno era ricco di Omega3, i bambini sviluppavano prima le loro capacità visive, e la loro pressione sanguigna era a livelli ottimali.
Un recente studio ha inoltre dimostrato che gli Omega3, assunti sia durante la gravidanza che nei primi mesi di sviluppo del bambino, possono ridurre significativamente il rischio di asma, dermatiti atopiche ed allergie. Gli Omega3, quindi, contribuiscono allo sviluppo ottimale anche del sistema immunitario del bambino.
Infine, una curiosità: è stato dimostrato che le bambine nate da donne che consumavano grandi quantità di Omega3 sono generalmente più brave nel risolvere i problemi rispetto ai maschietti.