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Una torta autunnale della tradizione contadina

Chiamato anche “baldino” o “patona”, il castagnaccio è una torta originaria delle zone appenniniche della toscana, dell’Emilia, della Liguria e del Piemonte, e realizzato con farina di castagne. Si tratta, quindi, di un piatto che viene realizzato in autunno.

Ogni regione ovviamente ha la sua ricetta che, oltre alla farina di castagno, ai pinoli e all’uvetta prevedono anche l’aggiunta opzionale di scorze d’arancia, semi di finocchio, frutta secca o rosmarino, e il risultato può essere una torta più o meno sottile o più o meno compatta.

Vero  e proprio piatto povero della tradizione contadina e caduto nell’oblio per diversi anni, il castagnaccio è stato poi riscoperto e riportato in auge come preparazione tipica di sagre e feste di paese. Solitamente, il castagnaccio si consuma con ricotta e miele di castagno e si accompagna con un vino novello o con vini da dolce come il vin santo.

Vediamo ora come si fa il castagnaccio, con la ricetta base della tradizione toscana.

Castagnaccio per 8 persone

Ingredienti

  • 400 gr. di farina di castagne
  • 250 ml. di latte
  • 50 gr. di zucchero
  • 20 gr. di pinoli
  • Un quarto di bicchiere di olio extravergine di oliva
  • Rosmarino q.b.
  • Sale

Preparazione

Setacciare la farina di castagne con una frusta e versarvi, un po’ alla volta, il latte e due bicchieri di acqua fredda, mescolando fino ad ottenere una massa fluida e cremosa. Unire lo zucchero, l’olio e il sale.

Con un altro po’ di olio, spennellare una teglia rotonda sufficientemente grande a contenere uno strato di impasto non più alto di un paio di centimetri. La superficie della torta va poi cosparsa di pinoli e aghi di rosmarino, e condita con un filo di olio.

Il castagnaccio va poi cotto in forno preriscaldato a 180 °C per una quarantina di minuti. Si serve tiepido o freddo.

Curiosità sul castagnaccio

Torta povera della tradizione contadina, il castagnaccio sarebbe anche protagonista di una curiosa leggenda: si narra, infatti, che gli aghi di rosmarino utilizzati per aromatizzare il castagnaccio abbiano poteri magici e sarebbero in grado di far innamorare perdutamente qualsiasi ragazzo a cui una ragazza offra un pezzetto di dolce.

Alimentazione

Biodiversità alimentare

Milena TalentoMilena Talento20 Giugno 2014

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