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Basilico: storia e proprietà. 1
Basilico: storia e proprietà
Tutti lo conoscono con il nome di basilico, ma l’etimologia deriva dal greco e il suo nome latino, Ocimum basilicus deriva dalla parola greca Basilikos, che significa “erba regale”. Le origini del basilico sono molto antiche e questa pianta viene citata già bel III secolo a.c. da Teofrasto, uno dei primi a sottolinearne le origini sacre.
Secondo le credenze del tempo, infatti, il basilico sarebbe nato direttamente ai piedi della croce di Cristo e raccolto poi dall’imperatrice Elena sarebbe stato diffuso in tutto il mondo. Oggi questa pianta è associata al sole e al clima mediterraneo, ma in realtà le sue origini sono molto più lontane. Il basilico è originario dell’India e venne introdotto in Occidente grazie ai mercanti arabi di spezie.
Il basilico è una pianta erbacea molto profumata e fa parte della famiglia delle Labiate. Si riconosce per le sue inconfondibili foglie verdi, che possono avere un colore intenso oppure pallido, a seconda della varietà, e intorno alla sua storie nel tempo sono nate diverse credenze.
Gli antichi Egizi conoscevano già all’epoca le proprietà del basilico e lo utilizzavano come unguento portentoso per preparare balsami da utilizzare durante i riti di imbalsamazione. Ai tempi dei Greci e dei Romani esisteva la convinzione che, per far nascere una pianta di basilico sana e rigogliosa, si dovesse seminarla pronunciando una serie di insulti e maledizioni. Può sembrare strano oggi, ma al tempo questa pianta era considerata una sorta di simbolo diabolico, che trasmetteva odio e sfortuna e per questo motivo per piantarla era necessario operare una sorta di rito esorcizzante.
Non mancano, però, anche altre testimonianze che mostrano come il basilico era già presente nelle cucine dei romani, come dimostrano gli scritti di Apicio, che inserisce proprio il basilico come uno degli ingredienti delle sue ricette. Plinio il Vecchio, invece, era convinto che questa pianta fosse in grado di generare nell’uomo la pazzia e considerava le sue foglie come un forte elisir afrodisiaco. Insomma, una storia piuttosto controversa.
Nel Medioevo queste convinzioni rimangono, ma molti erboristi cominciano a utilizzare il basilico come unguento portentoso per curare e medicare le ferite. Non senza conseguenze, però; in molte miniature e manoscritti del tempo il basilico veniva raffigurato come il simbolo del male, qualcosa di riconducibile al mondo satanico. I Galli, invece, veneravano il basilico come una pianta sacra. Secondo le loro credenze potevano raccogliere il basilico solo coloro che avevano prima eseguito un rituale di purificazione.
Durante il Medioevo chi raccoglieva il basilico si purificava prima la mano destra, immergendola in tre diverse fonti, usando un ramo di quercia e con indossi degli abiti puliti di lino. Ma credenze e superstizioni intorno alla pianta di basilico non finiscono certo con il Medioevo; basti pensare che, nel 1800, era usanza di diversi inglesi residenti in India legare al collo una collana di legno e basilico che serviva a tenere lontani fulmini e scariche elettriche, così come diceva la religione Indù.
Anche nella storia della letteratura il basilico occupa un posto di rilievo. Chi ha letto e studiato il Decameron di Boccaccio, ricorderà la storia di Elisabetta da Messina, che si premurò di seppellire la testa dell’amato Lorenzo, assassinato dai fratelli di lei, in un vaso ricolmo di basilico che veniva annaffiato tutti i giorni.
Le proprietà del basilico
Oggi il basilico è conosciuto come una pianta aromatica dalle molte proprietà. Tutti gli erboristi concordano sul fatto che le foglie di basilico sono molto ricche di composti anti-batterici e anti-infiammatori. Contengono, infatti, l’eugenolo, una sostanza benefica per chi soffre di infiammazioni all’intestino, ma anche di artrite e osteoartrite.
Un’altra sostanza di cui le foglie di basilico sono ricche è il linalolo, che svolge una buona attività anti-fungina, mentre l’olio essenziale di basilico è noto per la sua capacità anti-batterica. Il basilico, inoltre, contiene poche calorie ed è ricco di tante sostanze benefiche per la salute del corpo, come i minerali e le vitamine.
Forse non tutti lo sanno, ma il basilico è anche ricco di potassio, che aiuta a regolare la pressione del sangue e l’equilibrio dell’acqua nel corpo, di calcio, fondamentale per le ossa, e di ferro, importante per la formazione dell’emoglobina. Contiene anche beta-carotene, dal forte potere anti-ossidante e ideale per aiutare a gestire la presenza del colesterolo nel sangue e proteggere i vasi sanguigni.
Nelle foglie di basilico è presente anche la vitamina A, tanto cara alla pelle, la vitamina K, che rinforza le ossa e le vitamine B1, B2, B3, C ed E. Per chi soffre di presenza di gas intestinale, flatulenza e crampi allo stomaco, il basilico è un ottimo alleato naturale, oltre ad essere un buon rimedio, assunto anche sotto forma di infuso, contro la stanchezza e le emicranie.
Come coltivare il basilico
Abbiamo detto che il basilico cresce spontaneamente in tutta l’area mediterranea, in presenza di un clima mite e di molto sole. Questa pianta non cresce in inverno, ma comincia a fiorire in primavera e trova il suo culmine in estate, quando le molte giornate di sole e il caldo ne consentono il mantenimento. Sembra tutto così semplice, e in realtà in natura lo è, ma molte persone trovano diverse difficoltà nel coltivare il basilico a casa o in giardino.
Questo perché, in genere, quando la pianta non è ben esposta al sole soffre, tende ad appassire e a morire di conseguenza, soprattutto quando non riceve abbastanza acqua tutti i giorni. Ma come fare per avere sul davanzale di casa, o in giardino, una bella pianta rigogliosa di basilico?
Per fare crescere bene la pianta, il basilico deve essere esposto al sole quando la temperatura oscilla tra i 20 e i 25 gradi. La terra all’interno della quale il basilico è piantato deve essere molto drenata, sia nel caso in cui abbiate piantato il basilico direttamente nel terreno del giardino, sia nel caso in cui abbiate acquistato una piantina già cresciuta. Questo perché i ristagni d’acqua non fanno bene alle radici della pianta del basilico.
Se volete cimentarvi da soli nella coltivazione del basilico, sappiate che il momento migliore per seminare è la primavera, durante i mesi di marzo e aprile; la fioritura avverrà tra il mese di giugno e il mese di settembre. Ricordatevi anche che una pianta di basilico, per crescere sana e rigogliosa, ha bisogno di essere concimata regolarmente, un piccolo trucco che consente di allungare il ciclo di vita della pianta, che terminerà poi con la produzione dei semi.
Il basilico, purtroppo, è una pianta molto delicata ed è facile che venga attaccata da diversi tipi di parassiti e funghi. Per questo motivo è bene tenere sempre sotto controllo le foglie; una foglia verde e rigogliosa è sintomo di una pianta sana, mentre una foglia consunta, macchiata e che presenta diversi fori è invece il segno di una pianta che sta soffrendo parecchio.
Il basilico in cucina
Il basilico è una pianta aromatica, molto utilizzata nella cucina asiatica e diventato uno dei simboli del Bel Paese, perché associato inevitabilmente alla pasta al pomodoro. Il basilico è, infatti, la ciliegina sulla torta dentro al sugo grazie al suo intenso aroma e al suo profumo.
In cucina il basilico si utilizza rigorosamente fresco e si aggiunge alla fine; quando preparate al sugo, quindi, ricordatevi sempre di aggiungere le foglie di basilico all’ultimo, quando il sugo è già cotto. In caso contrario, il basilico perde completamente il suo odore e il suo inconfondibile sapore.
Vietato anche essiccarlo; se provate a farlo vi accorgerete presto che, anche in questo caso, il basilico perde il suo sapore. Sì, invece, al congelamento; in questo modo il sapore può essere conservato completamente inalterato, anche per diversi mesi.
Tritato e unito all’olio extravergine di oliva, all’aglio e ai pinoli, le foglie di basilico di trasformano nel pesto genovese, una delle eccellenze italiane, ma si può utilizzare anche crudo, in aggiunta all’insalata, sulle uova o per insaporire le carni bianche.
Il basilico è molto utilizzato anche in Asia, soprattutto a Taiwan, dove questa pianta è utilizzata molto spesso per preparare diverse tipologie di zuppa e le sue foglie accompagnano il pollo fritto, uno dei cibi della tradizione asiatica.
E non dimentichiamo, infine, i diversi impieghi che il basilico trova nel mondo erboristico e in alcune medicine alternative; le sue foglie, da sempre, vengono utilizzate per la preparazione di infusi e decotti dall’azione sedativa e anti-infiammatoria, ma anche diuretica e anti-micotica.
Insomma, il basilico decora il giardino, profuma le sere d’estate, può essere impiegato in diversi modi in cucina e ha anche diverse proprietà benefiche per l’organismo. Tutti ottimi motivi per acquistarne una pianta o provare a coltivarlo a casa!