Skip to main content

Esistono diversi modi di pulire la zucca. È possibile aprirla, togliere il semi, raschiare l’interno e farlo bollire fino a che diventa una poltiglia morbida.

Tale metodo però tende a lasciarla acquosa e filante, poco appetibile. E fa sprecare molta polpa. Vi illustreremo un sistema alternativo per preservare più polpa possibile, usato dalle casalinghe esperte e dagli chef.

  • Gli strumenti necessari

Per prima cosa bisogna comprare una zucca, lunga o rotonda, munirsi di un coltello sottile, non seghettato e affilato, un cucchiaio o uno “scavino”, una forchetta, una grande ciotola e una teglia da forno abbastanza grande per contenere due metà dell’ortaggio. Un paio di asciugamani e un ciotola per i semi.

  • Via lo sporco

Lavate la zucca sotto acqua corrente, lasciandola anche a mollo per qualche minuto. In questa fase, oltre a strofinarla è bene notare se vi sono delle zone ammaccate o marce e tagliarle via con un coltello.

  • Le due metà della zucca

Poggiate l’ortaggio su un tagliere o sul piano da lavoro. Se presenta scanalature, come nel caso delle zucche tonde, sceglietene una e usatela come se fosse una guida. Se non ci sono, tagliatela ugualmente in due metà. Lo stesso vale per la zucca allungata. Il movimento, quando l’ortaggio è tondo, da fare è: il coltello vicino all’attaccatura del gambo, infilzare la zucca da un capo all’altro e tagliare con un gesto netto seguendo la scanalatura. La zucca si spaccherà facilmente in due parti.

  • Via i semi

Togliete i semi. Basterà raschiare ogni metà con un grande cucchiaio, o con lo “scavino” apposito usato in genere per ottenere palline di polpa di frutta o di gelato. I semi possono essere conservati in un tovagliolo di carta o in una ciotola, per poi essere lavati, privati dei filamenti e tostati nel forno con un po’ di sale. Uno snack sano e gustoso che piace a tutte le età. Ora la vostra zucca si presenta come due metà cave di ortaggio.

  • Eviscerazione

Il nome di questa operazione è un po’ impressionante. Ma consiste nel togliere semplicemente la polpa dalla zucca che, come sappiamo, è cava. Le zucche con più polpa sono quelle lunghe, la parte finale, opposta al gambo, è infatti “piena”. In genere sono queste le zucche usate in cucina. Quelle tonde, dette anche di Halloween, sono impiegate per la loro forma come contenitori, “ciotole” vegetali da mettere dentro al forno (ripiena in genere di polpa a quadretti e formaggi morbidi) o per servire il risotto con zucca e taleggio, oppure per puro scopo decorativo. In genere, nell’accingersi ad eviscerare, si presenta un problema: la polpa è infatti saldamente attaccata alla buccia e non si riesce a toglierla tutta. Molta parte commestibile finisce nel bidone della spazzatura.

  • Più morbida, nel forno

Un metodo per ottenere più polpa possibile è ammorbidirla. Riempite le due metà di zucca d’acqua e riponetele in una teglia da forno. Ovviamente l’acqua deve rimanere all’interno della zucca. Portate il forno a 350° e lasciate la zucca a stufarsi per 55 minuti circa. Nel frattempo dedicatevi ad altre attività.

  • L’ora della polpa

Passati i 55 minuti, la zucca è pronta per essere eviscerata. Prima di toglierla dal forno verificate con una forchetta se la polpa è abbastanza morbida. Se la forchetta forerà l’ortaggio senza problemi è arrivato il momento di sfornarla. Fate molta attenzione in questa fase, proteggetevi con dei guanti e state attenti a non scottarvi con l’acqua bollente contenuta nelle cavità dell’ortaggio. Una volta tolta dal forno, scolate l’acqua e lasciate raffreddare un po’ le due metà di zucca.

  • La zucca è servita

Ora è finalmente arrivato il momento di estrarre la polpa. Asciugate la parte esterna della zucca con un panno, poi cominciate a scavarne l’interno con il cucchiaio o lo “scavino”. Noterete che la polpa si stacca facilmente dalla buccia. Mano a mano che procedete riponetela in una ciotola. Una volta finita l’operazione rimarrà solo la buccia e avrete un contenitore pieno di ottima polpa di zucca. Lasciatela riposare un po’, poi, potete sbizzarrirvi. Tagliarla a tocchetti per condire pasta e risotti, o per farcire delle gustose lasagne, sminuzzarla o passarla nello schiacciapatate per farne un ripieno, passarla al minipimer per ottenere un’ottima vellutata.

caciocavallo silano dop
Eccellenze Italiane

Caciocavallo Silano Dop

Milena TalentoMilena Talento12 Aprile 2024
Alimentazione

Olio d’oliva o di burro?

Milena TalentoMilena Talento2 Gennaio 2013
Miele
Alimentazione

Miele

Milena TalentoMilena Talento11 Aprile 2024

Leave a Reply