Alimenti e prodotti del biologico. 1
Ma i prodotti biologici sono davvero migliori ?. 2
Regole per la produzione degli alimenti biologici 2
Il prodotto biologico e la legislazione: come riconoscere gli alimenti biologici certificati. 4
Etichetta di prodotti e alimenti biologici 4
Regolamentazione e organi di controllo per l’agricoltura biologica. 5
Dove comprare prodotti e alimenti biologici 5
Quanto costa il prodotto biologico. 6
Alimenti e prodotti del biologico
“cibo biologico per un corpore sano”
La regola del “mangiare sano” è sempre esistita ma è negli ultimi anni che ha preso piede nei dibattiti collettivi ed è diventata praticamente un obbligo.
Per avere un corpo sano bisogna evitare cibi troppo elaborati, condimenti abbondanti, mangiare di tutto ma senza esagerare.
La dieta mediterranea insomma è la strada da seguire per assicurarsi un nutrimento il più possibile naturale e completo. E’ in questo contesto di discorsi e consigli su come e cosa mangiare che si inizia a parlare di agricoltura biologica.
L’agricoltura biologica, fa il suo esordio nei mercati circa venti anni fa, è una produzione agro-alimentare “pulita” capace di offrire cibi senza l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi, in tutte le varie fasi della coltivazione, trasformazione e stoccaggio. Gli alimenti biologici sono ottenuti senza l’utilizzo di sostanze estranee ai metodi naturali, rispettando la biodiversità, preservando i terreni e gli animali.
Le origini del biologico risalgono alla fine del XIX secolo, quando nascono a Berlino le Reform Haus, che commercializzano prodotti dietetici e combattono l’alcolismo proponendo un regime alimentare basato su pane integrale frutta e verdura senza additivi.
Successivamente in Inghilterra, Sir Albert Howard e Lady Eve Balfour fondarono la più importante organizzazione di prodotti biologici la Soil Association.
In Italia per il biologico bisogna aspettare il 1947, quando nasce a Milano l’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, che deve la sua fortuna alla filosofia New Age e ai movimenti ambientalisti degli ultimi 20-25 anni.
Ma i prodotti biologici sono davvero migliori ?
Una domanda spontanea che sorge quando si parla di prodotti biologici è se sono veramente migliori di altri. Prima di tutto i prodotti biologici sono più gustosi e sicuri da mangiare, ma quando si parla di qualità microbiologica non si hanno delle certezze di superiorità rispetto ai prodotti dell’agricoltura convenzionale.
Nessuna ricerca ha dimostrato che l’agricoltura biologica sia più sana rispetto a quella industriale. Alcuni esperti del settore sostengono che gli alimenti industriali possono essere anche più sicuri sul piano sanitario visto che per i prodotti biologici viene usato letame ed altri concimi naturali focolai di microrganismi capaci di diffondere malattie come la salmonella.
La realtà è che alcuni alimenti avrebbero bisogno di controlli più specifici e mirati, come il vino ad esempio. Anche se l’uva utilizzata proviene da agricoltura biologica, in cantina il vino può subire poi di tutto come l’aggiunta di solfito, un additivo tossico che facilita la fermentazione. Le dosi di solfito, sia per i vini biologici che per quelli industriali, sono praticamente identiche. Il consiglio è quindi di stare sempre ben attenti a quello che mettiamo in tavola. Ricordate sempre che non necessariamente biologico significa migliore qualità.
Regole per la produzione degli alimenti biologici
“Per avere piante sane ci vuole un terreno sano”.
L’obiettivo principale per un agricoltore biologico è fare in modo che da un terreno sano nascano piante sane, seguendo e rispettando i ritmi della natura ed escludendo tutti i prodotti di origine chimica come: concimi, diserbanti, insetticidi, pesticidi, erbicidi, fertilizzanti, coloranti, conservanti e ogm, organismi geneticamente modificati.
Tutte le colture sono nel pieno rispetto del sistema produttivo e dei suoi tempi, dalla terra sino alla tavola, utilizzando solo sementi ottenute con metodi biologici, questo è il “ modo di fare bio”.
Per produrre dei cibi biologici sono indispensabili:
- TERRENI PURI. I terreni per l’agricoltura biologica devono essere lontani da fonti di inquinamento come industrie, autostrade o discariche. Non devono essere stati trattati con prodotti chimici (fertilizzanti, diserbanti ecc.) per almeno due anni, tempo necessario al terreno per depurarsi dalle sostanze inquinanti e chiamato tecnicamente “periodo di conversione”. La fertilità del terreno deve essere preservata, di conseguenza i terreni vengono trattari con arature poco profonde creando dei solchi di massimo 30 cm, in modo da conservare il più possibile le componenti del terreno. Anche la semina, avviene rispettando il più possibile la natura, viene utilizzato infatti il metodo di “semina su sodo”. ll terreno viene lavorato solo in superficie in modo da permettere l’interramento del seme senza interferire o modificare l’assetto naturale e le proprietà della terra.
- PRODOTTI ORGANICI. L’agricoltura biologica utilizza solo concimi naturali come il letame o il compost, un misto di materie organiche.
- TECNICHE APPROPRIATE. L’agricoltura biologica utilizza tecniche come le rotazioni colturali e il sovescio. La rotazione di colture non è altro che l’alternarsi di coltivazioni su uno stesso terreno in cicli regolari che possono essere biennali, triennali, quadriennali. Questo metodo, non permette quindi di piantare le stesse colture di seguito ma in periodi distanziati, in modo da mantenere il più possibile inalterate le proprietà della terra senza “esasperale”. Il sovescio invece è una pratica che consiste nel piantare delle colture con potere fertilizzante per il terreno. Di regola questa tecnica si attua nella pausa tra due coltivazioni principali ad esempio: coltivazione principale di barbabietola da zucchero, colture da sovescio con leguminose per fertilizzare il terreno, coltivazione principale di mais. L’inserimento di una coltura di sovescio tra colture principali favorisce la fase di “ripresa” del terreno che in questo modo si rigenera ed è pronto ad essere nuovamente coltivato senza subire stress inutili.
- PRODOTTI DI DIFESA. Nell’agricoltura biologica contro le malattie delle piante vengono utilizzati solo prodotti di difesa naturali. Quando è indispensabile è consentito l’uso di antiparassitari blandi e tradizionali come la gelatina, la lecitina, gli oli vegetali, le pietrine, lo zolfo, il rame, i macerati di piante, il lancio di insetti predatori di parassiti.
Per quanto riguarda invece gli allevamenti biologici servono:
- AMBIENTI SANI. Gli animali degli allevamenti biologici devono essere in buona salute, condizione preservata attraverso un ambiente sano con ampie aree di pascolo all’aperto e alimentazione biologica.
- PROCEDURE PARTICOLARI. Durante il confezionamento, il trasporto e la vendita del prodotto, per non contaminare il cibo.
- PRODOTTI DI DIFESA. Sono consentiti per la cura degli animali prodotti fitoterapici e rimedi omeopatici mentre gli antibiotici che possono lasciare residui nei cibi vengono utilizzati solo se indispensabili per la vita dell’animale.
Assolutamente vietate sono le sostanze destinate a controllare la riproduzione o a stimolare la crescita come gli ormoni. Attraverso questa modalità d’azione l’agricoltura biologica intende:
1) Realizzare prodotti più naturali, più sani senza la presenza di residui tossici
2) Contribuire alla riduzione del consumo energetico necessario per realizzare prodotti chimici
3) Preservare il suolo agricolo sempre più inquinato dall’uso indiscriminato di prodotti chimici.
Il prodotto biologico e la legislazione: come riconoscere gli alimenti biologici certificati
Gli alimenti biologici si possono riconoscere attraverso un’apposita etichetta.
Esiste in materia una specifica normativa europea che prevede il controllo e la certificazione del processo produttivo e del prodotto. Lo scorso 28 Giugno è stato approvato dall’Unione europea un nuovo regolamento (Regolamento CE N. 834/2007) relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici.
La nuova normativa evidenzia in modo chiaro i principi e le norme fondamentali sulla produzione biologica compreso un nuovo regime di importazione e un sistema di controllo più razionale. Prevede che il marchio Comunitario introdotto dalla Commissione Europea nel marzo del 2000, fino ad oggi facoltativo in etichetta, diventa invece obbligatorio e può essere accompagnato da marchi nazionali o privati.
Potranno avere il marchio solo i prodotti con almeno il 95% degli ingredienti ottenuti con il metodo biologico, i prodotti non biologici potranno comunque indicare nella composizione l’uso di eventuali ingredienti biologici. La nuova disposizione apre la possibilità di aggiungere altre regole sull’acquacoltura, sulla vitivinicola, sulle alghe e sui lieviti biologici.
Etichetta di prodotti e alimenti biologici
Un prodotto biologico deve riportare sull’etichetta:
- 1) la dicitura: prodotto proveniente da agricoltura biologica-regime di controllo CEE
- 2) nome e sigla dell’organismo di controllo scritto per esteso esempio: ccpb; codex; imc; ecc…
- 3) codice del produttore
- 4) gli estremi dell’autorizzazione ministeriale per il biologico
- 5) sigla dell’Italia (IT) e quella dell’organismo di controllo (codice di 3 lettere)
- 6) la lettera T per prodotto trasformato e la lettera F per prodotto fresco con il numero di autorizzazione
- 7) indicazione sul luogo di provenienza
- 8) marchio comunitario
Le voci delle etichette dei prodotti confezionati devono essere presenti anche per i prodotti sfusi. Ad esempio una cassetta di frutta biologica deve riportare un’etichetta con tutti i dati che certificano la provenienza biologica.
Non dobbiamo dimenticare che è un diritto del consumatore poter visionare i certificati che hanno accompagnato la merce nel trasporto. Perciò avere un rapporto di fiducia con il proprio negoziante è molto importante, ovviamente una garanzia maggiore è data da quei rivenditori che trattano solo prodotti biologici certificati.
Regolamentazione e organi di controllo per l’agricoltura biologica
L’agricoltura biologica è controllata da leggi europee e nazionali, esiste infatti un Sistema di Controllo uniforme in tutta l’Unione Europea.
Nel nostro Paese i controlli sulle produzioni biologiche vengono effettuati da appositi organismi autorizzati e riconosciuti dalla CEE. Essi effettuano: controlli periodici e a sorpresa nelle aziende; analisi delle produzioni che garantiscono l’applicazione dei regolamenti comunitari; verifiche sulla registrazione di tutti i prodotti conformi ai metodi biologici presso l’organismo nazionale di controllo competente. I controllori sono stati scelti per la loro indipendenza, imparzialità efficacia competenza ed affidabilità da Autorità che devono accertare le loro capacità di controllo e supervisione.
I controllori sono sia autorità nazionali che organismi privati. Al momento 11 sono gli organismi di controllo autorizzati: Suolo e Salute s.r.l. ; Istituto per la Certificazione etica e ambientale ICEA; Istituto Mediterraneo di Certificazione IMC; Bioagricert s.r.l. ; Consorzio Controllo Prodotti Biologici CCPB; Codex s.r.l. ; Q.CeI. Services s.a.s.; Ecocert Italia; Bios; Eco System International Certificazioni s.r.l.; Biozoo s.r.l.
Il controllo si attua in tutte le fasi della produzione, compresi l’imballaggio l’immagazzinamento la trasformazione.
Il mancato rispetto delle regole prevede l’immediato divieto di usare l’indicazione di prodotto biologico.
Dove comprare prodotti e alimenti biologici
I prodotti biologici si trovano sia nella grande distribuzione che nei negozi specializzati in cibi naturali e biologici. In Italia sono presenti, per esempio:
- supermercati biologici NaturaSì – www.naturasi.it
Molti sono i punti vendita che offrono un buon assortimento di prodotti freschi confezionati e anche tipici regionali, tutti ovviamente certificati bio.
In crescita è il livello dei ristoranti che offrono ai loro clienti prodotti da agricoltura biologica, per non parlare poi degli Agriturismi che offrono oltre al piacere di passare un po’ di tempo a diretto contatto con la natura, una serie di articoli: dalle marmellate all’olio, dalla frutta alla verdura biologica. Tutti prodotti che possono essere tranquillamente degustati in loco e acquistati. Il consiglio principale è non perdere di vista le etichette, unica vera garanzia.
Non dobbiamo dimenticare che il biologico nel nostro paese è un settore che si sta espandendo infatti si esporta all’estero (in Europa, Stati Uniti e Giappone) oltre un terzo della produzione biologica soprattutto frutta, e ortaggi, cereali, legumi, pasta, riso, olio extravergine d’oliva, vino, formaggi, latte e latticini, salse e condimenti, frutta secca, miele, prodotti da industria.
Questo sta a significare che avremo altre garanzie e sicurezze nei nostri acquisti e che la varietà dei prodotti sarà sempre più ampia.
Quanto costa il prodotto biologico
I prodotti biologici sono sempre stati più costosi, e per diverso tempo questo fattore è stato un ostacolo per l’espansione del mercato.
Il prezzo più elevato, può essere dovuto in parte ai costi della certificazione, (non dobbiamo dimenticare che sono gli unici prodotti controllati in tutte le fasi della loro produzione), alle minori produzioni, alla maggiore manodopera richiesta nei campi, in parte anche ad un sistema di distribuzione ancora non ben organizzato.
Con il passare degli anni i consumatori si sono rivelati più disponibili a pagare di più per alimenti che offrono garanzie di qualità e sicurezza, cambiamento di tendenza forse dovuto ad alcuni disastri come la mucca pazza o l’aviaria.
La maggiore richiesta di biologico ha permesso di ampliare la gamma di prodotti che sono davvero numerosi e vari mentre poco tempo fa la produzione era limitata a frutta, verdura e carne.
Il biologico va molto devo dire, nel mio locale mi chiedono sempre più clienti il caffè biologioco ed io per stare sicura su quello che do, ho cercato un fornitore di fiducia, nel mio caso, visto che sono di Brescia, ho trovato il caffè Morandini. Mi trovo benissimo, il prodotto è ottimo e piace ai clienti.