Ingegneria genetica a tavola: prodotti Ogm
Fa un certo effetto quando si parla di alimentazione abbinarla anche a tecniche di ingegneria genetica o tecniche ricombinate di Dna. Sì perché nel primo caso, quando si parla di cibi e prodotti alimentari, viene in mente la natura, l’ambiente, il terreno, gli allevamenti, dall’altro invece l’immagine che appare è quella di laboratori, metodi scientifici e biotecnologia.
La questione dei prodotti Ogm (organismi geneticamente modificati) è infatti molto complessa, anche perché ci sono ad oggi ancora ricerche in corso sui prodotti Ogm per attestare la loro validità o gli eventuali pericoli per la salute dell’uomo e per l’ambiente.
Gli Ogm si trovano non solo in alcuni alimenti, ma anche negli ingredienti con cui alcuni cibi sono preparati: il mais e la soia sono quelli maggiormente geneticamente trasformati e da essi si ricavano derivati presenti in centinaia di prodotti che si trovano sugli scaffali dei supermercati e si portano in tavola.
Ogm nelle colture agricole
Nel caso dell’utilizzo degli Ogm nelle colture agricole alimentari ecco gli obbiettivi principali che si intendono raggiungere:
- resistenza delle piante agli insetti, tramite la produzione di una tossina insetticida da parte della pianta stessa;
- tolleranza agli erbicidi chimici;
- maggiore resistenza alle malattie;
- sistemi cosiddetti di sterilità maschile, utilizzati per la produzione di ibridi per la coltivazione;
- ritardo del processo di maturazione dei frutti per prolungare così il periodo dello stoccaggio;
- capacità di fissazione dell’azoto anche nelle piante che non hanno questa abilità in quanto non azoto-fissatrici;
- alterazione caratteristiche degli olii per un migliore adattamento alle varie necessità di procedimento.
Varietà dei prodotti Ogm
Quando si pensa ai prodotti Ogm vengono innanzitutto in mente genere alimentari per l’uomo, ma la questione degli Ogm riguarda anche mangimi per animali o prodotti che subiscono una trasformazione industriale come nel caso dei biocarburanti oppure prodotti per uso ornamentale come la produzione dei fiori recisi.
Nel caso delle colture agricole non alimentari l’utilizzo degli Ogm lo si riscontra nei seguenti casi:
- produzione di fiori con colore modificato e con maggiore resistenza alla vita nel vaso;
- piante da cui si ricavano sostanza farmaceutiche e plastiche;
- alberi geneticamente modificati per facilitare e incrementare la produzione della carta da essi ricavata;
- piante che vengono utilizzate nella depurazione di siti inquinati.
Nel caso di Ogm per animali si utilizzano per i seguenti scopi principali:
- incrementare e favorire la crescita dell’animale che così in meno tempo raggiunge un maggiore peso;
- sostanze terapeutiche nel latte dell’animale allo scopo di ricavare fonti di medicinali che altrimenti non sarebbe facile ottenere in altre modalità.
- Nel caso dei microorganismi l’utilizzo degli Ogm è motivato dai seguenti principali obiettivi:
- degradazione degli inquinanti al fine di depurare i siti contaminati;
- produzione di droghe o enzimi da utilizzate nei vari processi di trattamento degli alimenti come medicine.
Riferimento per l’approfondimento
Ambiente Bio
www.ambientebio.it/la-lista-nera-dei-produttori-alimentari-con-cibi-ogm/
Link al sito di Ambiente Bio dove è stata stilata una sintetica lista di prodotti geneticamente modificati utile per il consumatore.